giovedì 29 novembre 2007

Sentenza

(La sentenza è stata resa noto in data 27/11/2007)
New York, Stati Uniti- Sconfitti Bertarelli e Alinghi. A termini di Deed of Gift, il giudice Herman Cahn, nella sua sentenza appena depositata presso la Corte Suprema di New York, ha dato ragione a Bmw Oracle, Larry Ellison e Russell Coutts che contestavano la legittimità del protocollo per la XXXIII Coppa America. La Coppa America va in pezzi e tocca uno dei punti più bassi della sua ultrecentenaria storia.Ancora non si conoscono i particolari della sentenza, ma la sostanza è questa: la Coppa è in preda alla crisi più grave da quella, che sembrava irripetibile, del 1988.
Questi, a oggi, i tre scenari possibili
1) Alinghi ricorre in appello, soluzione questa che il defender aveva già dichiarato di non voler percorrere.
2) Alinghi accetta BMW Oracle, che secondo la sentenza a questo punto è l'unico challenger of record effettivo, si siede con lui e vara un nuovo protocollo. (Ipotesi questa che forse sarebbe la migliore per il futuro della Coppa)
3) Alinghi non accetta il ruolo di CoR di Bmw Oracle e si va alla sfida a due, nel settembre 2008, con due multiscafi, come previsto dal Deed of Gift che riterrebbe, in mancanza di protocollo valido, percorribile la sfida lanciata in luglio da Larry Ellison e dal Golden Gate Yacht Club.
Questo il commento alla sentenza da parte di Alinghi e AC Management
"La decisione odierna che ha decretato la non validità del Club Nautico Espanol de Vela (CNEV), come Challenger of Record è una delusione per la Società Nautique di Ginevra (SNG), AC Management (ACM), Alinghi e per i sette Challenger ufficialmente iscritti e coinvolti nella decisione.La decisione del giudice sarà analizzata attentamente così come le diverse opzioni previste dal Deed of Gift.Ernesto Bertarelli, presidente di Alinghi, ha dichiarato: Siamo ovviamente dispiaciuti della decisione che decreta l'invalidità tecnica del CNEV e ora aspettiamo di parlare con Golden Gate Yacht Club per garantire un futuro all'Americas Cup

sabato 24 novembre 2007

Alinghi

Bertarelli risponde ad Oracle e descrive gli americani come "persone prive di etica sportiva". Il dualismo con il grande ex Russel Coutts appare ormai come la reale motivazione dell'intransigenza che ha portato al rinvio della 33a edizione dell'America's Cup

Ernesto Bertarelli non ci sta. Accusato dal portavoce di Oracle Tom Ehman di essere la causa dello slittamento dell'America's Cup dal 2009 al 2011, il patron di Alinghi ha risposto per le rime ai colleghi americani.
"Abbiamo lavorato giorno e notte con i challengers per giungere ad un accordo ed elaborare la stazza ed i regolamenti necessari in vista della Coppa nel 2009 - ha detto Bertarelli - tutti finalmente erano d'accordo tranne BMW Oracle che non ha smesso di criticarci e di rimettere in causa il nostro progetto, malgrado le numerose concessioni che avevamo fatto". Il proprietario del sindacato del defender svizzero non ha mezze misure e attacca il suo ex skipper Russel Coutts. Tra i due c'è una ruggine vecchia di qualche anno: Bertarelli, infatti, litigò con il velista neozelandese dopo il successo nell'America's Cup del 2003 cacciandolo dal team di Alinghi. "Non c'è alcuna etica sportiva in queste persone. Mi sono spinto fino al massimo per provare a farli capitolare, ma quel che gli americani proponevano era inaccettabile. C'è solo sapore di rivincita in Russel Coutts. Oggi mi rendo conto che non c'è via d'uscita: Oracle vuole tutto perché Larry Ellison non può accettare di perdere il trofeo una terza volta".
Difficile dire chi abbia ragione in questa disputa senza fine, ma un verdetto arriverà: sarà quello della Corte Suprema di New York, cui è stato sottoposto il caso. Ne seguiranno ulteriori polemiche, ma ormai ci stiamo tristemente abituando.

venerdì 23 novembre 2007

La Puglia sogna la Coppa America

L'Italia potrebbe avere un secondo sindacato nella 33ima Coppa America (una volta risolte le "beghe" tra Bertarelli, ACM e GGYC). Nelle ultime ore si sta affacciando all'orizzonte l'idea di un progetto velico targato Confindustria Puglia. I presidenti delle Confindustrie locali di Lecce e Brindisi (Piero Montinari e Massimo Ferrarese). I due imprenditori, sostenuti da altri industriali salentini sono pronti a gettarsi in questa avventura. Ferrarese, che ha confermato la notizia («stiamo facendo le valutazioni del caso, ma l’interesse è indubbio»), insieme a Montinari intende formare un consorzio destinato a investire 40 milioni di euro per l’allestimento di barca ed equipaggio. In alternativa, lo stesso consorzio potrebbe subentrare al sindacato di +39, l’imbarcazione di matrice siciliana che ha preso parte alle ultime due edizioni della Coppa delle Cento Ghinee.

giovedì 22 novembre 2007

33rd America's Cup

L’attuale situazione di continua incertezza sul futuro dell’evento costringe alla decisione di posticipare i piani per organizzare l’America’s Cup nel 2009.
Negli ultimi mesi AC Management (ACM), la Société Nautique de Genève (SNG) e il Club Náutico Español de Vela (CNEV), insieme con i Challenger iscritti, hanno lavorato insieme per sviluppare regole e regolamenti per un evento pensato per il 2009. Queste regole e questi regolamenti sono stati concordati tra tutti i partecipanti e sostenute dalle più recenti iscrizioni che hanno portato il numero dei sindacati ufficialmente iscritti a otto, oltra a due ulteriori team che stanno completando le pratiche per l’iscrizione.
La continua incertezza circa la conclusione della causa legale a New York voluta da BMW Oracle Racing (BOR) non lasca agli organizzatori altra scelta che posticipare l’evento, anche perchè sono diversi gli indicatori che dimostrano l’impossibilità di organizzare un evento nel 2009 con gli stessi standard che hanno caratterizzato la 32a America’s Cup.
La chiusura delle iscrizioni fissata al 15 dicembre rimane per ora confermata, ACM, SNG e CNEV attendono, infatti, il risultato della causa legale. Se la Suprema Corte di New York deciderà che il CNEV è legittimo e BOR sceglierà di non appellarsi alla decisione, ACM lavorerà con i challenger per adattare le regole e i regolamenti esistenti e per organizzare un nuovo scenario per un evento che si svolgerà in una data successiva a quella inizialmente prevista.
Se la Corte Americana dovesse emettere una sentenza contraria al CNEV, SNG accetterà la sfida del Golden Gate Yacht Club prevista dal Deed of Gift, per una regata su di un’imbarcazione, probabilmente un multiscafo, in ottemperanza a quanto stabilito dal Deed of Gift stesso.

Calcio

Voglio aprire una parentesi sul calcio, per "ringraziare" in qualche modo la Nazionale per aver ottenuto il pass a EURO 2008.Ci sarebbero mille cose da dire, ma dato che non è questa la sede più adatta m i limito ad un semplice Grazie Azzurri!!!!

martedì 20 novembre 2007

Mascalzone Latino ha Lanciato la Sfida

Mascalzone Latino il team di Vincenzo Onorato, ha lanciato ufficialmente la sfida alla 33ma America's Cup. L'equipaggio italiano navigherà, come nelle due precedenti apparizioni, sotto il guidone del Reale Yacht Club Savoia."Nonostante il clima di incertezza - ha dichiarato Marco Savelli, vicepresidente di Mascalzone Latino - abbiamo voluto presentare la sfida per riportare una voce italiana nel circolo della Coppa America". Per il sindacato di Vincenzo Onorato si tratta della terza partecipazione al trofeo. La sfida di Mascalzone Latino è la sesta, in ordine di tempo, presentata al Defender Alinghi dopo quelle di Shosholoza, Team New Zealand, Desafio Espanol, United Team Germany e Team Origin. Se a causa della disputa legale tra Alinghi e Bmw Oracle non è ancora possibile sapere quando sarà messa in palio la storica brocca, da oggi è certo che almeno un equipaggio italiano proverà a conquistarla.

domenica 18 novembre 2007

Video

venerdì 16 novembre 2007

Alinghi Rifiuta

Valencia, Spagna- Alinghi ha rifiutato la proposta di accordo proposta ieri da Oracle e da un pool di tre sfidanti (Team Origin, Shosholoza e Team New Zealand), rivolta a salvare la possibilità di disputare la Coppa America nel 2009. Alinghi ha risposta con una lettera senza indicare gli specifici punti del mancato accordo."A questo punto", si legge nel comunicato stampa del Golden Gate Yacht Club, "sembra chiaro che chi vuole rinviare l'evento dal 2009 è proprio il defender".
Autore: Michele Tognozzi

Dopo aver letto quanto ha detto Capitan Sarno,pensavo che Shosholoza fosse d'accordo con il Defender..

Tutti contro Alinghi???

Valencia, Spagna- Notizia bomba dalla Coppa America, dopo la crisi degli ultimi giorni. E' appena giunto in redazione un comunicato stampa del Golden Gate Yacht Club in cui traspare per la prima volta un fronte comune degli sfidanti verso il defender Alinghi per riuscire a disputare la Coppa nel 2009, evitando così il pronunciamento legale della Corte di New York. Ricordiamo che alle ore 17 di oggi scadeva l'ultimatum posto da Alinghi ad Oracle per ritirare la casua legale e iscriversi alla XXXIII Coppa America, programmata per il maggio-luglio 2009 a Valencia.Questo il testo del comunicato stampa inviato dal Golden Gate Yacht Club, per conto di Bmw Oracle Racing:"Una maggioranza degli sfidanti alla prossima Coppa America ha formalmente concordato con il Golden Gate Yacht Club di far pressioni su Alinghi perchè accetti una proposta congiunta che copre tutti i punti controversi delle regole in modo che l'evento possa svolgersi nel 2009.Nell'accordo firmato dai quattro sindacati e inviato ad Alinghi ieri, il GGYC conferma che ritirerà immediatamente la causa legale presso la Corte se Alinghi accetterà la proposta elaborata con gli sfidanti."Per arrivare a questo punto abbiamo fatto altri grandi compromessi. In particolare, noi abbiamo fatto cadere la nostra proposta di test con due barche, che Alinghi ha citato come uno dei suoi obiettivi più importanti. Abbiamo fiducia che questa proposta soddisfi tutti i punti ancora controversi", ha detto Tom Ehman, portavoce del GGYC.Gli sfidanti e il GGYC chiedono quindi urgentemente ad Alinghi di accettare questa offerta come base perchè l'evento possa andare avanti".

Autore: Michele Tognozzi

mercoledì 14 novembre 2007

Alinghi Ultimatum a Oracle

Un intervista con Lucien Masmejan, avvocato di Alinghi

La sera del 12 novembre, nel corso di una delle periodiche riunioni di confronto, BMW Oracle Racing ha annunciato inaspettatamente cinque nuove richieste, che interferivano in maniera diretta sugli accordi già raggiunti da tutti gli iscritti alla 33a America’s Cup. Alinghi si è così reso conto che BMW Oracle non aveva, in realtà, alcuna intenzione di continuare a negoziare seriamente.
A BMW Oracle è stata data ogni opportunità per iscriversi all’evento e partecipare al processo di consultazione con gli altri concorrenti per lo sviluppo delle regole per la 33a America’s Cup.
Loro hanno scelto volontariamente di rimanere estranei a questo processo. La Société Nautique de Genève, in qualità di garante dell’America's Cup, non consentirà ad una terza parte che non è coinvolta nell’America’s Cup di porre veti sulle regole e sugli accordi raggiunti e concordati tra tutti gli altri concorrenti regolarmente iscritti.Alinghi ha dato tempo a BMW Oracle fino al 16 novembre per decidere se iscriversi o meno alla manifestazione , ritirando nel contempo la causa legale o di continuare a minacciare il regolare svolgimento dell’evento nel 2009. Loro hanno scelto di minacciare lo svolgimento dell’evento nel 2009.
Alinghi aspetterà a questo punto la decisione della Suprema Corte di New York, e spera che BMW Oracle voglia attenersi al giudizio in corte e non cercare di continuare a litigare attraverso una serie di appelli che hanno evidentemente il solo fine di distruggere la 33a America’s Cup e danneggiare la possibilità degli altri challenger a partecipare .
Lucien, qual’è il tuo ruolo?
Sono un membro del consiglio di amministrazione di Alinghi e sto lavorando in virtù del fatto che sono un avvocato.Dunque rappresento gli interessi di Alinghi in circostanze critiche come questa.
GGYC sostiene di essere dispiaciuto per il fatto che le negoziazioni promesse sarebbero state respinte. E’ vero tutto ciò? E se è vero, perchè Alinghi sembra aver chiamato per dire che gli accordi non erano più praticabili?
La verità sta nel fatto che noi li abbiamo chiamati per dire che non avremmo proseguito in ulteriori negoziazioni e che loro avrebbero dovuto iscriversi all’evento e abbandonare le vie legali. Questo come conseguenza di un’intera sequenza di fatti, che io posso riassumere in breve come segue:
La scorsa settimana mi ha telefonato Russell Coutts chiedendomi come mai gli accordi di cui avevamo parlato non erano ancora operativi. Io gli ho risposto: “dovete definire la vostra posizione e sapere che cosa volete fare”. Dopo questa telefonata, ne ho avute molte altre con Melinda Erkelens, l’avvocato di BMW Oracle, e ero sicuro che la negoziazione stesse procedendo correttamente sulla base dei punti (nove) contenuti in una lettera spedita poche settimane fa da Oracle. Lunedì notte Melinda mi ha chiamato dicendomi: “Siamo d’accordo, ma dopo aver parlato con Russell abbiamo ora altri cinque punti/richieste che non erano sulla lista in precedenza”. Tra gli altri, quello di maggior rilevanza era quello per cui BOR chiedeva che fossero autorizzati i test tra due imbarcazioni dello stesso consorzio a partire dal marzo 2009. Questa richiesta va contro ogni logica del programma di riduzione dei costi, programma che è stato già approvato da tutti i concorrenti regolarmente iscritti all’evento.
Dunque lei (Melinda) si è ripresentata con queste cinque nuove richieste. Io le ho detto che non potevo accettarle e che dovevo prima consultarmi con i miei referenti. Così ho suggerito di lasciar passare la notte per pensare ad una possibile soluzione. La mattina del martedì l’ho richiamata per dirle che queste nuove richieste rappresentavano un grosso problema. Lei mi ha risposto che erano importanti per loro: “devi pensarci bene. Per noi sono fondamentali” ha aggiunto. A questo punto dopo aver fatto un’attenta analisi delle richieste insieme a tutto il team, abbiamo detto: “Scusateci ma non possiamo negoziare su queste basi. Noi proviamo a risolvere i problemi, li identifichiamo, ci concentriamo su di essi, arriviamo molto vicini alla loro soluzione e poi voi vi ripresentate con cinque nuove richieste. Questo è un processo senza fine e non è neanche la prima volta che accade nel corso di tutta la vicenda. Quindi su queste basi non possiamo più andare avanti.
Perchè avete scelto il 16 novembre come data entro la quale il GGYC deve chiarire definitivamente la sua posizione riguardo alla sua partecipazione e qual’è la motivazione di questo ultimatum?
La motivazione è quella per cui noi vorremmo poter organizzare l’evento America’s Cup. Per andare avanti con il supporto di tutti i challenger ti servono sia i team che l’organizzazione stessa dell’evento. Se mai l’azione legale di BMW avesse prodotto qualcosa, questa cosa si chiama soltanto incertezza. La data indicata serve soltanto a ridarci almeno una certezza. Il giorno dopo il 16 novembre almeno sapremo se BMW Oracle si sarà iscritto alla manifestazione, avendo peraltro ritirato la causa o se invece non si sarà iscritto e non avrà ritirato la causa. Tutto ciò ci consentirà di prendere le decisioni in una situazione in cui almeno sapremo che non si iscriveranno.
E’ stato affermato che il GGYC stava proponendo di ritirare la causa in cambio di rendere operative le modifiche concordate alle regole. Di quali regole parliamo e perchè queste modifiche sono apparentemente inaccettabili?
VI darò una lista delle cinque richieste… Ci sono alcuni aspetti che sono ancora in discussione e sui quali non tornerò indietro, come ad esempio quelli di cui parlavamo prima, ma le cinque nuove richieste presentate nella notte di lunedì scorso riguardano la possibilità di sostituire le barche , perchè non hanno capito come dovrebbe funzionare il sistema e vorrebbero modificare i regolamenti della manifestazione. Loro vorrebbero inoltre che il miglior team delle Challenger Selection Series avesse diritto a un numero maggiore di vele, inoltre vorrebbero modificare il formato delle stesse Challenger Selection Series.
Chiedono anche di autorizzare i test tra due barche dello stesso team a partire dal 1 marzo 2009, che è uno degli aspetti di maggior importanza e sul quale mi sono già espresso in precedenza. Un’ulteriore richiesta è quella di togliere il divieto di navigare ad agosto 2008, il periodo che è stato concordato come periodo di non navigazione perchè coincidente con le gare di Formula 1. Questi sono i nuovi punti su cui vorrebbero discutere, oltre ad altri punti ancora già affrontati in precedenza e di cui non abbiamo parlato ora.
La regola di classe e i regolamenti della manifestazione sono stati concordati con tutti gli iscritti alla 33a America’s Cup. Alinghi è nella posizione di negoziare su questi punti con una terza parte che non è iscritta alla manifestazione?
No Alinghi non è nella posizione di negoziare su questi punti.
Se qualcuno ha la possibilità di modificare le regole di classe o i regolamenti dell’evento, questo qualcuno è soltanto AC Management, che lo potrà fare, ovviamente, dopo aver consultato gli iscritti. Quindi Alinghi non ha potere sull’argomento. Tuttavia proprio perchè si è già raggiunto un accordo tra tutti gli iscritti, accordo che ha incontrato il favore di tutti, perchè dovremmo cambiare le regole? Soltanto perchè BMW Oracle non è contento? Perchè queste regole che sono buone e valide per tutti gli iscritti, non lo sono abbastanza per BMW Oracle?
Pensate di riconsiderare la vostra posizione e di continuare nella negoziazione, come il GGYC sembra sperare?
No. Non lo faremo. Abbiamo indicato chiaramente quello che per noi è il termine ultimo dopo il quale non ci saranno ulteriori discussioni. Sono loro che devono decidere se vogliono iscriversi e se vogliono ritirare la causa legale.
Russell Coutts afferma nella sua lettera che voi dovevate sapere che questo ultimatum sarebbe stato respinto, E’ vero?
No. Come potevamo saperlo? Prima di tutto l’ultimatum non è ancora scaduto, dunque loro possono ancora iscriversi. Come posso sapere quali sono le loro intenzioni? Quello che so è il fatto che non volgiamo più vivere in una situazione come questa dove ogni volta che pensiamo di aver fatto progressi nella discussione, Russell si ripresenta con nuove ulteriori richieste. Se questo è il loro modo di negoziare, va bene, ma noi non possiamo negoziare in questo modo e avendo già vissuto questo scenario diverse volte abbiamo deciso che la negoziazione deve finire.
Devono decidere, conoscono le regole se vogliono iscriversi possono farlo.
Alinghi ha già deciso, come sostiene Coutts, che la Coppa non si svolgerà nel 2009?
No assolutamente. Noi speriamo di poter regatare nel 2009, ma per riuscirci dobbiamo spazzar via tutte le incertezze, e la sola strada per eliminare l’incertezza è, per BMW Oracle, quella di ritirare la loro causa e di iscriversi alla manifestazione.
Che cosa succederà ora?
Aspetteremo la risposta di BMW Oracle entro quando abbiamo indicato ovvero venerdì notte. Se non risponderanno o se non si iscriveranno, o ancora non ritireranno la causa legale, la prossima settimana AC Management riconsidererà la situazione ed esaminerà a possibilità reale di organizzare la regata nel 2009 o meno. Una decisione sarà comunque presa in tempi brevissimi dopo la scadenza della data che abbiamo indicato.
C’è qualcos’altro che vuoi aggiungere per il pubblico e per le riviste di vela che sono ovviamente molto interessati al problema?
Si, voglio aggiungere una cosa: ripeto a BMW Oracle che nell’interesse dell’America’s Cup oggi e per il suo futuro, devono considerare seriamente di ritirare la causa legale a New York e iscriversi alla manifestazione. Io spero sempre che lo facciano prima di venerdì prossimo.

33rd America's Cup

AC Management, l’organismo responsabile dell’organizzazione della 33a America’s Cup, ha pubblicato oggi la Normativa dell’Evento, il terzo e ultimo documento che governerà la manifestazione, prevista per il 2009 a Valencia.
Dopo la pubblicazione della nuova regola di classe AC90 il 31 ottobre e dei regolamenti della manifestazione l’8 novembre scorso, anche questo nuovo documento è stato preparato in collaborazione con il Defender, Alinghi, e con i Challenger ufficialmente iscritti alla manifestazione.
La Normativa dell’Evento contiene principalmente le regole sugli aspetti commerciali e i rapporti tra l’organizzazione e i partecipanti. Nel documento viene indicata anche l’ultima data utile per iscriversi alla manifestazione, che sarà il 15 dicembre 2007.

in questo modo sono state completate, con il supporto del Challenger of Record e dei partecipanti regolarmente iscritti, tutte le procedure per garantire lo svolgimento di un evento di successo per il 2009. Tuttavia la possibilità che l’evento si svolga regolarmente come programmato nel 2009, è sempre a rischio a causa degli effetti negativi che la causa intentata dal GGYC sta avendo sugli sponsor e sull’organizzazione della manifestazione stessa.

SNG ha pertanto richiesto al GGYC di ritirare la causa entro il 16 novembre prossimo alle ore 17.00 (ora di New York) e di voler chiarire definitivamente la sua posizione riguardo alla partecipazione alla 33a America’s Cup.

lunedì 12 novembre 2007

Andy Fethers

Dei “fantastici quattro” di questo blog, è spesso James Spithill quello ad avere maggior risalto nella stampa specializzata, sia cartacea che sul web.

Cercando però approfonditamente (e con molta pazienza) ho scoperto notizie interessanti, seppur non molto recenti, su Andy Fethers, prodiere su Luna Rossa durante l’ultima edizione dell’America’s Cup a Valencia.

Nel corso del 2005 Andy ha fatto da coach alla squadra giovanile che ha rappresentato il suo yacht club (Royal Perth Yacht Club) composta da Robert Gibbs (timone), Kinley Fowler (mezzo) e Jasper Warren (prodiere) che ha partecipato alla Bavaria International Youth Match Racing Regatta dal 17 al 20 novembre. L’evento è stato organizzato dal Cruising Yacht Club of Australia nella baia di Rushcutters, Sydney.
In occasione della cerimonia di benvenuto ai teams nel corso di questa manifestazione, Andy ha avuto modo di rivolgersi a tutti i giovani partecipanti, ricordando loro che sono l’amicizia e le esperienze che provengono dalle regate che rimarranno importanti nel futuro e li ha incoraggiati a portare in regata il giusto atteggiamento.
Sempre in occasione della Bavaria International Youth Match Racing, dopo i primi due round robin, queste sono state le sue dichiarazioni: “Lo standard qui è estremamente elevato e il livello di controllo delle barche compatibilmente notevole.
Invidio la possibilità che hanno questi giovani velisti di gareggiare in regate di livello così elevato dove l’equipaggio non deve ruotare le barche ed è in grado di effettuare così tante gare in un periodo di regata di quattro giorni”
Per la cronaca, l’equipaggio allenato da Andy ha poi concluso la regata classificandosi all’ultimo posto (decimo su 10 concorrenti).

Nel 2007, dopo l’esperienza in Coppa America come prodiere di Luna Rossa ed oltre ai successi al Trofeo Trombini a Marina di Ravenna, alla Latium Match Cup a Fiumicino e al terzo posto alla Trapani Cento Cup, è stato Chief Umpire al Malaysian Match Racing Championships, tenutosi alla fine del mese di settembre.
Ecco il suo commento su questa manifestazione: “Mi è chiaro perché Terengganu è diventato il “centro” del Match Race in Asia. La qualità delle infrastrutture, il comitato di gara e l’entusiasmo dei concorrenti hanno creato per me una meravigliosa ed elevata esperienza Desidero augurare a Tiffany Koo (vincitrice dell’evento, ndt) il meglio per la Monsoon Cup ed incoraggiare tutti i concorrenti che non si sono qualificati a continuare ad allenarsi”.

Davvero un personaggio interessante….anche se purtroppo di lui non si trovano molte informazioni…però di una cosa possiamo essere sicuri: che va pazzo per la pizza! Non ci credete?? Beh, basta guardare la foto qua sotto per averne la dimostrazione!!



(Grazie a Federica per questa foto)
Informazioni tratte da: www.worldmatchracingtour.com, www.cyca.com.au, Isaf.com, yatching.org.au

domenica 11 novembre 2007

James Spithill

James Spithill e la moglie Jennifer sono diventati genitori di una bambina....Mandiamo i nostri più cari auguri ai neogenitori!!!

Grazie a Fede per la news!!!

venerdì 9 novembre 2007

Joey Newton

Joey Newton: trimmer nel tunnel del vento

Per un regolatore del genoa su una barca di America’s Cup, ogni giorno è un giorno di vento. Joey Newton fa questo lavoro per Luna Rossa e trascorre tutto il tempo sul lato sottovento, quello più bagnato e ventoso dell’intera barca, chiamato tunnel, perché l’aria accelera attraverso il canale tra genoa e randa."Quando torno su dove stanno gli altri, mi sembra tutto così tranquillo."Joe Newton“Quando sei sul lato sottovento della barca a regolare la vela, sei nel ‘tunnel’ del vento e ti sembra sempre che soffi a 50 nodi”, dice il 29enne australiano. “Quando torno su dove stanno gli altri, mi sembra tutto così tranquillo. Ed è anche abbastanza freddo quaggiù; cerco di vestirmi il più possibile, a stare seduti tutto il tempo in questa posizione si gela”.Newton è comunque contento del suo ruolo. Da dieci anni, ormai, regola le vele per James Spithill. Questa di Luna Rossa è la sua terza campagna, dopo quella di Young Australia nel 2000 e di OneWorld nel 2003. “Navighiamo insieme (lui e gli altri ‘aussie’ a bordo di Luna Rossa) da quando abbiamo 18, 19 anni, quindi è chiaro che tra noi si è sviluppata una certa alchimia. James e io siamo stati fortunati ad essere coinvolti in cue campagne molto serie e ben finanziate, come questa di Luna Rossa e quella di OneWorld, che ci hanno permesso di crescere a fianco di persone molto esperte e valide. L’America’s Cup è il posto ideale per crescere e confrontarti con altri campioni”.Si dice sempre che meno si parla a bordo meglio si va, perché significa che l’equipaggio ha raggiunto un tale stato di confidenza e di affiatamento che non ha più bisogno di comunicare a parole. Vale anche per i giovani aussie? “Stranamente le cose vanno diversamente. In questa campagna stiamo parlando più del solito. Cinque anni fa eravamo nuovi a questo gioco e abbastanza inesperti ma effettivamente, guardando gli altri equipaggi, noi adesso comunichiamo certamente di più”.Una cosa che ha certamente migliorato la comunicazione a bordo è stata l’introduzione dei microfoni. Adesso l’equipaggio non ha più necessità di urlare per farsi sentire. “Non hai idea di quanto devi gridare per riuscire a farti sentire da una parte all’altra della barca”, dice Newton. “Al giro di boa, ad esempio, tante persone devono ricevere ordini e con tre, quattro persone che urlano, è complicato capire che cosa devi fare. Adesso, con i microfoni, tutto è più tranquillo e la barca sembra molto ordinata...”.Una cosa che ha certamente migliorato la comunicazione a bordo è stata l’introduzione dei microfoni. Adesso l’equipaggio non ha più necessità di urlare per farsi sentire. “Non hai idea di quanto devi gridare per riuscire a farti sentire da una parte all’altra della barca”, dice Newton. “Al giro di boa, ad esempio, tante persone devono ricevere ordini e con tre, quattro persone che urlano, è complicato capire che cosa devi fare. Adesso, con i microfoni, tutto è più tranquillo e la barca sembra molto ordinata...”.Newton principalmente parla con i grinder, per dire loro quanta potenza necessita per cazzare il genoa, e con Spithill per far volare ITA 94. La conversazione tra il trimmer e il timoniere è abbastanza costante. “Di bolina il trimmer influenza molto il timoniere; gli diciamo se è troppo orzato o troppo basso rispetto alla vela. In alcune occasioni è James che chiede di voler andare più veloce o più lento per ragioni tecniche ma sono più io che parlo con lui che lui con me”.La posizione del trimmer non gli consente di vedere che cosa succede sul campo di regata e deve fidarsi delle informazioni dei colleghi per capire la situazione. “Non ho idea della parte tattica, tutto quello che so è se dobbiamo andare più alti e più veloci. L’uomo al carrello mi dice se il vento aumenta o diminuisce ma in termini di posizione della barca. Per il resto, non ho idea di quello che succede”.Il trimmer, infatti, è sempre impegnato a guardare il genoa cercando la perfezione nella forma della vela e aggiustandola costantemente. Forse non è un lavoro divertente ma è certamente uno dei più importanti per l’esito della regata in un match di America’s Cup.



giovedì 8 novembre 2007

Valencia 2009


Le Date


Formato Evento



Le Barche


ACC V5 vs AC90

I Campi di Regata



Competition Regulations

AC 90 Logo

33rd America's Cup

La 33a America’s Cup comincerà il 18 luglio 2009
Alla conferenza stampa odierna a Barcellona, AC Management (ACM), l’autorità responsabile dell’organizzazione della 33a America’s Cup, ha presentato i nuovi regolamenti dell’evento, compresi il formato, la programmazione e la nuova regola della classe AC90. L’annuncio delle date delle Regate di Selezione e di quelle dell’America’s Cup rappresenta un altro passo in avanti verso la realizzazione dell’evento nel 2009.Alla conferenza stampa erano presenti Michel Hodara, CEO of ACM, Tom Schnackenberg, consulente di ACM sulla regola di classe e sui regolamenti dell’evento, Rolf Vrolijk, responsabile dei progettisti Alinghi, Juan Kouyoumdjian capo progettista di TeamOrigin e Agustín Zulueta, direttore generale di Desafío Español.

AC90: più grandi, più veloci, più impegnative
Le imbarcazioni AC90 avranno una lunghezza fuori tutto di 90 piedi (27.4m), con un pescaggio in regata di 6.5 metri, riducibile a 4.7 metri per l’ormeggio.La larghezza massima sarà di 5,3 metri, mentre era di 3,5 metri per la maggior parte delle barche in Versione 5. Il dislocamento sarà di 23 tonnellate, l’ albero misurerà 37,9 metri dalla base della coperta, con una lunghezza massima di bompresso di 15,5 metri (dalla faccia anteriore dell’albero) e una superficie dello spinnaker senza limitazioni. Con un equipaggio composto da 20 persone (limite massimo), la barca sarà estremamente impegnativa. Sono, infatti, previste tre persone in più di equipaggio, rispetto alle vecchie imbarcazioni della Versione 5, ma ci sarà anche circa il 50% in più di superficie velica. In considerazione dell’impegno fisico che sarà richiesto per gestire queste imbarcazioni, il limite di peso dell’equipaggio è stato eliminato.
Questa regola è il risultato di sei settimane di laboriosa e produttiva consultazione tra i progettisti del cinque challenger iscritti alla manifestazione e quelli del Defender, coordinati da Tom Schnackenberg, consulente di ACM sulla regola di classe. Come annunciato da tempo, la nuova regola è stata resa pubblica il 31 ottobre scorso.

I Reoglamenti della Competizione: che cosa c’è di nuovo?
L’obiettivo è quello di realizzare un evento sportivo che sia ancora più spettacolare per la 33a edizione dell’America’s Cup, introducendo diverse novità, oltre la nuova classe AC90. ACM ha lavorato in sintonia con i cinque challenger e Alinghi per arrivare a gestire un evento che tenesse conto delle richieste e delle necessità di tutti i partecipanti. I Regolamenti della Competizione e il formato dell’evento per la 33 edizione si fondano sull’obiettivo di realizzare una manifestazione spettacolare e molto competitiva, ma anche con la chiara intenzione di controllarne i costi.
ACM intende limitare i costi per i partecipanti non consentendo i test comparativi tra due imbarcazioni in mare (eccezion fatta per le regate di allenamento o dell’evento stesso, ufficialmente organizzate da ACM) Sono stati inoltre introdotti i “periodi di divieto di navigazione” ed è stato limitato il numero di vele che ogni sindacato può produrre. Tutto ciò è stato deciso grazie al periodo di consultazione e in accordo tra i cinque challenger e il Defender.
Una ulteriore differenza di rilievo, rispetto alla precedente edizione dell’America’s Cup, è rappresentata dal formato dell’evento. La 33a edizione sarà suddivisa in quattro fasi: gli Atti, i Trial, le Regate di Selezione degli sfidanti e l’America’s Cup vera e propria. Il Defender potrà partecipare agli Act, ai Trial e all’America’s Cup, ma non alle Regate di Selezione degli sfidanti.
Questo sistema è stato adottato considerando il fatto che l’Americas’ Cup si è evoluta nel corso degli ultimi 156 anni, passando dai Defender Trial, dove diversi Defender appunto si affrontavano tra loro per stabilire chi fosse il migliore, mentre il Challenger si allenava da solo, al fatto che i Challenger hanno poi superato i Defender in termini di partecipazione(la prima volta è accaduto nel (1970) e alla fine si è arrivati alla formula degli ultimi dieci anni: un unico Defender e sfide di selezione soltanto tra i Challenger. Questa situazione ha comportato di fatto un isolamento del Defender.
Oltre all’isolamento, il taglio dei costi, che ha di fatto bandito la possibilità di effettuare test tra due barche, comporta di conseguenza il fatto che il Defender partecipi alla fase dei Trial fino alle regate di selezione dei challenger. E’ stato peraltro riconosciuto come aspetto di vitale importanza il fatto che Alinghi non abbia nessuna influenza sulla selezione finale del Challenger Ufficiale e il formato dei Trial è pensato proprio per ottenere questo risultato.
Sono state introdotto le regate di allenamento in sostituzione dei test tra due imbarcazioni. Ogni team può richiedere l’organizzazione di una regata di allenamento e il presidente del comitato di regata organizzerà una serie di regate ufficiali di allenamento. Il calendario di queste regate sarà gestito con cura e reso pubblico a tempo debito per garantire a tutti i challenger interessati a partecipare, di avere le stesse possibilità degli altri. Queste regate di allenamento dovranno cominciare al più presto nell’ottobre 2008 e continuare fino all’aprile 2009; comprenderanno sia regate di flotta che di match race con la formula dei round robin.

Formato e programma dell’evento (scenario con 10 team partecipanti):

Act
Fine giugno/luglio 2008: Act 1, a Valencia (regate di flotta e match race con le imbarcazioni ACC V5)
Settembre 2008: Act 2, in una località europea da confermare Europe (regate di flotta e match race sempre con le imbarcazioni ACC V5)
Aprile 2009: Act 3, a Valencia con le nuove barche della classe AC90 (regate di flotta) da confermare

I risultati degli Act non produrranno un punteggio finale utilizzabile per i Trial. In ogni caso a parte il prestigio e la visibilità, questi risultati garantiranno un bonus relativamente alla quantità di vele che ogni team potrà realizzare nel 2009. I team che parteciperanno agli Act del 2008 potranno realizzare nel 2009 cinque vele in più rispetto alle 45 consentite per regolamento. Il vincitore degli Act 2008 godrà un ulteriore bonus di due vele, mentre il secondo classificato avrà diritto ad una vela in più.

Trial
Round Robin 1 and 2
Cominceranno il 2 maggio 2009 e consentiranno di stilare una classifica che includerà i Challenger e Alinghi. I primi sei classificati entreranno in Semifinale. I team esclusi parteciperanno ad un evento che si svolgerà in contemporanea (con la formula delle regate di flotta) il ‘Challenger Sail Off’, che determinerà la classifica finale degli esclusi e di conseguenza l’ammontare dell’importo che ciascuno di loro riceverà da ACM al momento della divisione degli utili.

Semifinali
maggio/giugno 2009: tre Round di Semifinali (tra i sei migliori team dei Round Robin), che determineranno una classifica dei Challenger. Il primo classificato conquisterà di diritto la Finale delle selezioni dei Challenger, mentre è previsto un ripescaggio tra il secondo e il terzo Challenger classificato. Alinghi a questo punto andrà direttamente nella seconda serie (quella degli esclusi) che si svolgerà in parallelo.

Regate di Selezione degli Sfidanti
Cominceranno a fine giugno 2009 con il ripescaggio. Il vincitore del ripescaggio affronterà il primo Challenger classificato nella finale delle Selezioni dei Challenger al meglio delle sette regate. Il vincitore della Finale delle Selezioni dei Challenger incontrerà Alinghi a partire dal 8 luglio 2009, nelle regate dell’America’s Cup.
In contemporanea con la Finale delle Selezioni degli Sidanti, Alinghi e i Challenger eliminati, parteciperanno a due round robin di un evento parallelo chiamato ‘Secondary Series’. Il risultato di questo evento determinerà la classifica finale di questi Challenger.

Le regate della 33a Americas’ Cup
A partire dal 18 luglio 2009, il migliore tra i Challenger incontrerà il Defender in una serie di regate al meglio delle nove prove per la conquista dell’America’s Cup

I commenti:

Michel Hodara, CEO di ACM: “Aver definito e presentato i regolamenti della manifestazione rappresenta un altro importante passo avanti verso la realizzazione dell’evento nel 2009. Oggi siamo felici di annunciare un formato dell’evento che consentirà di organizzare un numero di regate mai raggiunto in precedenza. Speriamo che questo sia di stimolo per nuovi team a iscriversi alla manifestazione. E’ comunque chiaro che a partire dal 18 luglio 2009, quando inizierà la 33a America’s Cup, sicuramente avremo due team che saranno al massimo della forma possibile e che garantiranno lo svolgimento di regate combattute e spettacolari.”

Tom Schnackenberg, consulente di ACM per la regola di classe e per i regolamenti della manifestazione: “La consultazione tra i partecipanti scritti alla 33° America’S Cup è stato un processo di lavoro molto soddisfacente. Abbiamo avuto diversi momenti in cui eravamo tutti dalla stessa parte del tavolo, momenti in cui comunque tutti hanno voluto rappresentare i loro intenti. In altre occasioni le opinioni sui contenuti in discussione erano differenti e abbiamo dovuto lavorare per trovare un punto d’intesa comune.
“Accettare Alinghi nei Trial è stato inizialmente un compromesso per i Challenger, ma una volta che ne è stato compresa la razionalità, tutti hanno smesso di opporsi e hanno offerto un contributo positivo. L’aspetto più importante su cui i Challenger erano concentrati era quello di prolungare al massimo la durata della partecipazione per tutti i team. Questo aspetto si riflette in particolare nella decisione di far partecipare sei team alle Semifinali e gli esclusi dalle Semifinali stesse aelle cosiddette regate ‘Challenger Sail Off’. Questo comporterà che TUTTI i Challenger avranno la garanzia di partecipare all’evento a partire dagli Act in aprile fino alla fine di giugno e che ben cinque team saranno coinvolti nelle regate fino a luglio”.

Britton Ward, progettista capo di Desafío Español: “L’America’s Cup è sempre stata la più alta espressione della vela agonistica ed è storicamentr caratterizzata da imbarcazioni che hanno rappresentato nel tempo quanto di meglio fosse disponibile in termini di tecnologia e di prestazioni. I nuovi AC90 saranno più lunghi, più leggeri, più larghi, con un pescaggio maggiore e piani velici molto più grandi dei loro predecessori.
Tutto ciò sarà sicuramente spettacolare in termini di visibilità e di prestazioni. Le barche saranno d’altronde veramente impegnative da utilizzare al massimo delle loro potenzialità. La nuova regola consente libertà di progettazione e incoraggia lo sviluppo tecnologico, ma nello stesso tempo tiene sotto controllo una serie di parametri che consentiranno di assistere a regate molto combattute e ravvicinate”.

Grant Dalton, presidente di Emirates Team New Zealand: “ACM ha lavorato velocemente e con efficienza nel corso delle ultime settimane, prima per completare la regola di classe e poi per i regolamenti della manifestazione. Dal punto di vista di Emirates Team New Zealand si è trattato di un periodo di lavoro molto intenso, caratterizzato da un processo di consultazione dinamico con molte lunghe notti trascorse al telefono, nel corso delle quali abbiamo ascoltato i diversi punti di vista, offerto i nostri e partecipato a definire i diversi aspetti. A parer nostro è stato un processo stimolante e abbiamo capito che c’è la necessità reale di darsi da fare senza perdite di tempo per consentire il regolare svolgimento dell’evento nel 2009, come pianificato”.

martedì 6 novembre 2007

America's Cup

Barcellona, Spagna- Si svolgerà giovedì prossimo, 8 novembre, all'Hotel Grand Marina, al Port Vell di Barcellona la conferenza stampa di presentazione di AC90, la nuova formula di stazza per le imbarcazioni di Coppa, e del regolamento con cui si disputerà la XXXIII edizione dell'evento, prevista (salvo imprevisti legali) a Valencia dal maggio al luglio 2009. L'appuntamento è per le ore 16. A presiedere la conferenza saranno Rolf Vrolijk, progettista capo di Alinghi, Juan Kouyoumdjian, progettista del team inglese Origin, Agustín Zulueta, direttore tecnico-sportivo del Desafío Español, Michel Hodara, direttore generale di AC Management e Tom Schnackenberg, consulente e direttore del team progettuale di ACM.

lunedì 5 novembre 2007

AMERICA'S CUP - LE PAROLE DI CAPITAN SARNO


Il sito bymnews.com ha recentemente pubblicato questa intervista con Salvatore Sarno, il capo del team sudafricano Shosholoza. Nonostante non dica niente di nuovo, è secondo me molto interessante perché dà un’idea di come stiano vivendo i challenger diciamo così “minori” già iscritti questo clima di incertezza che circonda l’America’s Cup.
La traduzione è fatta da me che traduttrice professionista non sono…vogliate quindi perdonare eventuali inesattezze!

“STATE DISTRUGGENDO I PICCOLI TEAMS”

Venerdì 26 Ottobre, il Golden Gate Yacht Club ha emesso un comunicato stampa nel quale affermava che “Il Golden Gate Yacht Club darà il suo assenso a completi nuovi compromessi per poter “rimettere in carreggiata” la Coppa America per il 2009 se il defender rivelerà la sua regola per la progettazione delle nuove barche.”

Il fatto che fosse lo stesso Larry Ellison ad essere quotato nel comunicato e non Russell Coutts o Tom Ehman, ha fatto crescere la sensazione generale che l’accordo fosse vicino. Durante le 24 ore seguenti, è diventato via via più chiaro che l’ottimismo stava scemando; quello che non era chiaro era precisamente perché.

Sabato pomeriggio, BYM News ha contattato telefonicamente il capo di Shosholoza, Capitan Salvatore Sarno, per avere il suo parere sulla situazione. Un Capitan Sarno chiaramente emozionato ha parlato a lungo, prima di dire che stava parlando dal suo letto d’ospedale, nel reparto di terapia intensiva. E’ stato un momento di riflessione.

Quelle che seguono sono le parole appassionate di Salvatore Sarno, dette nella speranza che le procedure processuali giungano ad un termine.

Ho un messaggio per Russell Coutts, Tom Ehman e Larry Ellison “State distruggendo i piccoli teams”

Siamo tutti in attesa, non possiamo presentare nessuna proposta agli sponsors, quello che stanno facendo a noi piccoli teams è uno scandalo.
Ieri, oggi e penso anche domani la commissione dei partecipanti sta lavorando su cambiamenti molto importanti per la progettazione, che escluderà interamente ogni vantaggio che si supponeva Alinghi potesse avere. Il mio nuovo designer, Alex Simonis, mi ha già detto che la modifica del dislocamento, da 25 a 23 tonnellate, ha già significato che – nel caso in cui Alinghi avesse fatto dei lavori precedenti – l’80% sarebbe da rifare. Questo non è sembrato essere buono abbastanza per Coutts, quindi stanno ancora lavorando sulle modifiche
Siamo tutti molto, molto arrabbiati con Russell Coutts e Larry Ellison.

Russell Coutts è alla ricerca di scuse; non vuole un’America’s Cup con queste barche da 90 piedi, la vuole con barche da 90 piedi di Russell Coutts.

Prima che arrivasse Team Shosholoza, ho letto molti libri sull’America’s Cup, e moltissime storie riguardavano spionaggio e controspionaggio e politica e casi giudiziari; poi, questa volta abbiamo avuto Valencia, ed è stato fantastico, un vero evento sportivo di altissimo calibro. Ora siamo ritornati alla politica e ad una battaglia legale tra due dei più ricchi uomini al mondo, che sta escludendo tutti gli altri. E’ uno scandalo.

Voglio essere a Valencia nel 2009, e voglio che ci sia anche Larry Ellison, perchè voglio batterlo in acqua.
Sapete che Jason Kerr ci ha già lasciati per andate con Team Germany, ma prima di andarsene era fiducioso del fatto che avessimo abbastanza tempo per costruire una nuova barca. Alex Simonis, il mio nuovo designer, è altrettanto fiducioso. Siamo sicuri di poter costruire una barca molto buona, molto competitiva, quindi non capisco perché Russell Coutts stia rendendo le cose così difficili.

Come ho detto, la commissione si sta riunendo ora, a Valencia, ho qualcuno là che è in costante contatto con Alex Simonis. L’ACM è disposta ad apportare cambiamenti, ma questi devono essere i cambiamenti discussi tra i challengers; devono essere quelli che loro (i challengers, ndt) vogliono e non solo quelli che vuole il Sig. Russell Coutts. Abbiamo invitato Russell Coutts a partecipare ai lavori di questa commissione, a discutere con noi, ma non ad imporre le sue condizioni, che è esattamente quello che vogliono fare (BMW Oracle Racing, ndt): vogliono imporre le loro condizioni.

Personalmente, che la colpa sia di Ernesto Bertarelli è una cosa che non accetterò, perché la discussione (tra il difender ed i challenger iscritti, ndt) è fantastica. Ognuno sta dando il proprio apporto, quindi perché loro (BMW Oracle Racing, ndt) non si siedono allo stesso tavolo con noi?

Penso che Russell Coutts e Larry Ellison saranno obbligati ad arrivare ad un accordo, perché altrimenti per loro è finita. Se fossi in loro, non presenterei di nuovo la mia faccia in una competizione di America’s Cup.

Vi dirò da dove sto parlando: sono in un reparto di terapia intensiva. Questa mattina i medici hanno sostituito qualcosa nel mio cuore. Molto probabilmente, quello che ha causato il mio problema sono stati tutti questi ritardi, le preoccupazioni, lo stress.

Il mio invito rivolto a tutti è: mettiamoci insieme, finiamo di creare le regole insieme, costruiamo questo sport fantastico e diamo al pubblico un evento anche migliore di quello che hanno avuto quest’anno. Quello che vogliamo è partecipare a quel grande evento, e non in un evento che è stato dettato da Russell Coutts.

Salvatore Sarno.

Siamo sicuri che tutto il mondo della vela voglia unirsi a BYM News nell’augurare a quest’uomo molto benvoluto e molto rispettato una pronta e piena guarigione. Speriamo che qualcuno possa accelerare questa guarigione dicendo a Salvatore Sarno che le sue preoccupazioni sull’America’s Cup sono finite. (
www.bymnews.com)

Ovviamente anche noi, dal piccolo di questo nostro blog, vogliamo fare tanti in bocca al lupo e tanti auguri di pronta guarigione al Capitan Sarno!




RC44 - RC 44 Trieste Cup 2007

sabato 3 novembre 2007

Joe Newton

L'intervista è un pò vecchia, infatti risale al 2 Giugno 2007...

2_June_LVC_ Joe_Newton.mp3

Grazie a Silvia per la foto!!

venerdì 2 novembre 2007

Oracle

A cura della redazione Fare Vela.net - Michele Tognozzi
XXXIII Coppa America, Oracle tira la corda?
San Francisco, Stati Uniti- Non si è fatta attendere la risposta di BMW Oracle Racing alla pubblicazione di AC90, la nuova formula di stazzaper la XXXIII Coppa America, diffusa ieri da AC Management. Il Golden Gate Yacht Club ha inviato oggi un comunicato in cui, in sintesi, si chiede ad Alinghi la possibilità di poter verificare che la Box Rule resa nota ieri sia effettivamente differente rispetto a quella da cui si era partiti all'inizio dei lavori e che comunque tale AC90 sia "equa" per tutti i concorrenti, compresi quelli che ancora non si sono iscritti."Il problema", si legge nel comunicato del GGYC che riporta le parole del portavoce Tom Ehman, "è sempre stato che il defender ha avuto diversi mesi di vantaggio nella progettazione e costruzione senza che nessun'altro fosse a conoscenza di tali regole"."Alinghi si è trovata d'accordo nel modificare sostanzialmente le formule originali per risolvere il problema. Speriamo che ciò sia coerente con quanto pubblicato ieri"."Ciò sarà facile da determinare", continua il comunicato, "se potremo confrontare il documento finale pubblicato ieri con quello da cui sono partiti gli studi e noi continueremo a chiedere ad Alinghi di fornirci tale documento". "Una volta che i nostri progettisti potranno verificare che tutti partiamo dallo stesso punto, allora speriamo che tutti gli altri dettagli saranno risolti celermente, come da accordi recenti con gli altri sfidanti".A questo punto Oracle sembra voler ottenere il massimo e la richiesta ad Alinghi pare un passo essenziale per poter procedere all'iscrizione alla prossima Coppa America. In caso di mancato accordo la sentenza del giudice Cahn potrebbe essere sempre più vicina.

giovedì 1 novembre 2007

33rd America's Cup

E’ nata la regola AC90
XXXIII Coppa America, ecco la barca del futuro: 27 metri di lunghezza, 6,5 di pescaggio, 23 tonnellate di peso e 20 uomini d'equipaggio.


Oggi, come programmato, AC Management ha pubblicato la nuova regola di classe degli AC90, ponendo una pietra miliare nella strada che porta 33a America’s Cup. Questa regola è stata scritta nel corso delle ultime sei settimane attraverso una consultazione dei progettisti che ha coinvolto tutti i challenger ufficialmente iscritti, il Defender e il responsabile del progetto di Tom Schnackenberg che ha partecipato in qualità consulente di ACM per la regola di classe e per i regolamenti dell’evento.

I progettisti di tutti e sei i challenger iscritti si sono incontrati regolarmente in una serie di riunioni a partire dal 15 settembre. Tom Schnackenberg commenta così le sessioni di lavoro che si sono svolte: “Il nostro lavoro ha consentito, grazie alla preziosa collaborazione dei challenger, di arrivare ad un risultato eccellente. E’ incredibile quanti professionisti di alto profilo hanno partecipato a queste riunioni, persone che grazie alla loro inventiva e alla loro capacità hanno saputo contribuire, ma anche accettare consigli e collaborare tra di loro. Queste ultime sei settimane sono state un’esperienza molto positiva per me.”

In breve si può dire che la classe AC90 avrà una lunghezza massima di 90 piedi, un pescaggio di 6,5 metri in regata e un dislocamento di 23 tonnellate. Questo ultimo parametro è stato definito su richiesta dei challenger. Schnackenberg ha poi aggiunto: “nello scrivere la regola AC90 abbiamo utilizzato l’esperienza ottenuta con la Versione 5 della regola della scorsa America’s Cup e abbiamo provato a rendere tutto il più semplice possibile dato il poco tempo a disposizione per realizzare le nuove imbarcazioni. Certamente abbiamo anche avuto l’accortezza di non ignorare tutto quello che abbiamo imparato negli ultimi 18 anni vissuti a bordo degli ACC. La nuova regola è una ‘box rule’ piuttosto che una regola a compenso e differisce notevolmente dalla Versione 5 in quanto le imbarcazioni saranno più grandi, più veloci e molto più impegnative”.

Juan Kouyoumdjian, disegnatore capo del challenger inglese, TeamOrigin, commenta come segue i risultati del lavoro svolto: “Per me partecipare ad una serie di riunioni presiedute da Tom Schnackenberg e contribuire alla stesura di una regola di classe per questa tipologia di imbarcazioni che dovranno essere utilizzate per l’America’s Cup, è stato un vero onore e una magnifica esperienza. Progettisti, architetti navali e ingegneri dei diversi challenger e del Defender rappresentano professionalità di altissimo livello e quindi persone speciali. A mio avviso abbiamo lavorato con una metodologia molto efficiente e produttiva: imbarcazioni saranno spettacolari, difficili da progettare e da utilizzare”.

John Cutler, direttore tecnico di Desafío Español, dichiara: “Siamo contenti del risultato, E’ stato un lavoro molto impegnativo per tutti i team, sia per i challenger che per il Defender dunque, e in corso d’opera ci sono stati molti cambiamenti. Navigare su queste barche sarà sicuramente eccitante, progettarle sarà una vera sfida e lo stesso si può dire per gli equipaggi che dovranno utilizzarle. Le regate saranno spettacolari.”

Nell’ambito delle ulteriori attività necessarie per realizzare l’evento America’s Cup nel 2009, Tom Schnackenberg continuerà il suo lavoro per finalizzare anche i regolamenti dell’evento, sempre in collaborazione con i challenger e il Defender.
Regolamenti e regola AC90 sono pensati e scritti per l’evento che si terrà nel 2009 e rimarranno pertanto a esclusiva conoscenza e utilizzo dei challenger iscritti, fino a quando non sarà definitivamente conclusa la causa legale presso la Suprema Corte di New York.

Il confronto tra la vecchia barca ACC (a sinistra) e la nuova secondo la regola AC90 (a destra).

http://www.americascup.com/multimedia/docs/2007/10/071031-ac90_rule_final.pdf