New York, Stati Uniti- Dopo settimane di attesa il giudice Herman Cahn della Corte Suprema di New York ha finalmente sentenziato: la XXXIII Coppa America sarà secondo la sfida da "Deed of Gift" lanciata da Bmw Oracle e si disputerà quindi con dei catamarani. Con ciò, il togato newyorkese ha rigettato il ricorso di Alinghi sulla supposta irricevibilità della sfida di Larry Ellison, in quanto una barca a chiglia non poteva essere un multiscafo.Cahn ha quindi confermato la sentenza a favore di Bmw Oracle già espressa il 27 novembre 2007. A questo punto, la data più probabile per il match della XXXIII Coppa America sembra il luglio 2009 a Valencia.Il giudice ha tuttavia invitato le parti a pervenire ad un accordo nel periodo regolamentare di 10 mesi (previsto dal Deed of Gift, l'atto di donazione della Coppa America che stabilisce alcune delle regole fondamentali), e in caso contrario a tornare di fronte alla Corte, oppure di nominare una parte terza, riconosciuta dalla comunità velica internazionale, che possa dirimere la questione.Ma l'invito della Corte non sembra che abbia seguito. A stretto giro di posta, infatti, è arrivata la reazione secca dell'armatore di Alinghi, Ernesto Bertarelli: "Li affronteremo in acqua". il capo dell’ufficio legale dello yacht club defender, la Société Nautique de Genève (SNG), Lucien Masmejan, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “In seguito alla sentenza odierna, Larry Ellison ha letteralmente spazzato via ogni forma di competizione e si è guadagnato un accesso diretto alle regate di America’s Cup, risultato questo che BMW Oracle Racing non è mai riuscito a raggiungere sull’acqua. Siamo ovviamente dispiaciuti per la sentenza e continuiamo a ritenere che la questione del certificato del GGYC non è stata interpretata correttamente. Non abbiamo ancora deciso se appellarci o meno e comunque siamo determinati a riportare la questione in acqua affrontando BMW Oracle Racing in una regata secondo le regole del Deed of Gift nel luglio del 2009,” ha detto Masmejan. Se Alinghi dovesse vincere la regata contro gli americani, il Defender si impegna a riportare l’America’s Cup sui binari di u evento con diversi sfidanti nel 2011 a Valencia in Spagna. “I challenger possono essere sicuri che la 34 America’s Cup si svolgerà con la stessa visione e con gli stessi obiettivi dell’evento che tutti hanno vissuto e supportato a Valencia nel 2007” ha concluso Masmejan.Intanto, sul collo di Alinghi pendono altre due azioni legali intentate da Team New Zealand per il danno economico derivante dal differimento dell'evento.Estrema soddisfazione è stata espressa, invece, dal Golden Gate Yacht Club, club della sfida di Larry Ellison, che in un comunicato ha sottolineato come "La Corte abbia stabilito che la nostra sfida era pienamente conforme al dettato del Deed of Gift".
martedì 18 marzo 2008
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