lunedì 15 ottobre 2007

Cause dell’Inquinamento Marino e i Suoi Effetti sull’Ambiente.

Bloggers Unite - Blog Action Day
Cause:
-Turismo: Il turismo costiero è fortemente stagionale e aumenta annualmente. E’ probabile che le pressioni sulle zone litoranee continueranno a crescere in futuro e si stima un raddoppio dei flussi turistici nel Mediterraneo nei prossimi vent’anni, da 135 milioni di arrivi nel 1990 a 235-350 milioni nel 2025. Le interazioni tra il turismo e l’ambiente nella regione mediterranea si possono vedere nei seguenti fattori: uso del suolo; consumo delle risorse idriche; inquinamento e rifiuti e pressioni fisiche e socio-culturali. Il turismo lungo le coste è fortemente stagionale e sta diventando sempre più intensivo, con la conseguenza di una riduzione dei siti naturali e degli spazi aperti, una sostanziale alterazione dei paesaggi costieri e conflitti sull’uso del suolo, dell’acqua e di altre risorse.
- Pesca: L’industria della pesca mediterranea esercita pressioni sia sull’ambiente che sul patrimonio ittico. Il valore complessivo della
merce sbarcata è ancora alto in confronto con il tonnellaggio relativamente modesto (circa 1,3 milioni di tonnellate) sbarcato. Negli ultimi anni si sono avuti cambiamenti relativamente piccoli nelle tecniche di pesca nell’area mediterranea. Il numero dei pescherecci è aumentato dal 1980 al 1992 con una variazione complessiva del 19,8 %.
-Acquicoltura: Per quanto riguarda l’acquacoltura marina si è avuta negli ultimi decenni una grande espansione della produzione in vari paesi Mediterranei. Una scelta accurata delle zone in cui si può attuare l’acquacoltura, con una definizione precisa del carico ambientale che esse sono in grado di reggere, contribuirà a ridurre al minimo i carichi di nutrienti sull’ecosistema e a diminuire gli effetti di retroazione negativa che possono alla fine danneggiare il potenziale produttivo delle attività di allevamento dei pesci.
-Trasporti marittimi: Vi sono tre vie di passaggio principali verso e dal Mar Mediterraneo: lo stretto di Çanakkale/Mar di Marmara/Istanbul,lo stretto di Gibilterra e il canale di Suez. L’asse principale è orientato da est a ovest e passa tra la Sicilia e Malta seguendo da vicino le coste
di Tunisia, Algeria e Marocco .In media nel Mediterraneo si contano circa 60 incidenti marittimi all’anno, in circa 15 dei quali sono coinvolte navi che provocano versamenti di petrolio e di sostanze chimiche. Le zone più soggette agli incidenti, a motivo dell’intenso traffico marittimo, sono lo stretto di Gibilterra e quello di Messina, il canale di Sicilia e gli avvicinamenti allo stretto di Çanakkale, nonché vari porti e le loro zone di avvicinamento, in particolare Genova, Livorno, Civitavecchia, Venezia, Trieste, Pireo, Limassol/Larnaka, Beirut e Alessandria. La distribuzione geografica delle aree con problemi gravi di inquinamento è correlata con la densità del traffico commerciale sulle varie rotte del Mediterraneo.
Effetti:
-Eutrofizzazione: L’eutrofizzazione è la conseguenza di elevati carichi di nutrienti che provengono dai fiumi e/o dagli effluenti urbani e industriali. La fioritura di alghe, la riduzione delle diversità delle specie marine e l’esaurimento dell’ossigeno, nonché potenziali rischi per la salute umana relativi all’ingestione di alimenti marini contaminati da patogeni o allo sviluppo di alghe tossiche, sono alcuni dei problemi associati all’eutrofizzazione.
-Inquinamento da petrolio: Le macchie di petrolio galleggiano e vanno alla deriva. Se ne possono avere in ogni momento in ogni parte del Mediterraneo. In generale la vita marina su scala di bacino non è stata influenzata dall’inquinamento petrolifero, anche se ovviamente incidenti localizzati hanno talvolta avuto effetti dannosi sulle comunità bentoniche. In aggiunta, anche procedure di disinquinamento, come l’uso di disperdenti chimici, possono danneggiare l’ambiente marino. Nel mare aperto, la reazione delle autorità ad un versamento di petrolio deve essere molto rapido per evitare che la macchia raggiunga la costa, cosa praticamente impossibile.
-Uso del suolo e erosione costiera: L’erosione della costa è una minaccia per l’ambiente correlata ad una combinazione di attività umane come la costruzione di dighe e lo sviluppo litoraneo, l’abbandono dell’agricoltura e il cambiamento climatico globale. Erosione dell’habitat si è verificata anche principalmente per l’uso competitivo della zona costiera.

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