mercoledì 31 ottobre 2007

America's Cup

Giorni decisivi per la Coppa America

New York, Stati Uniti, 30 ottobre- Il 31 ottobre, come annunciato dal defender Alinghi, sarà comunicata la nuova formula di stazza per la futura classe con cui si disputerà la XXXIII Coppa America. Dopo la mossa di Oracle che, in un comunicato stampa seguito all'udienza del 22 ottobre scorso presso la Corte di New York, si era detta disponibile a iscriversi e a "dimenticare i passati contrasti" a patto di conoscere la nuova formula di stazza e di considerarla equa, non sono ancora arrivate comunicazioni ufficiali da parte del defender. Decisivi i prossimi giorni per trovare un accordo, sollecitato dallo stesso giudice Cahn (nella foto) di New York che altrimenti emetterà a breve la sua sentenza.Oracle, attraverso il suo nuovo CEO Russell Coutts, ha sotto posto ad Alinghi una lista di nove punti da soddisfare per iscriversi alla XXXII Coppa America, possibilmente nel 2009. Con l'attuale situazione, però, le probabilità che la Coppa possa effettivamente svolgersi a Valencia nel 2009 diminuiscono ogni ora che passa senza trovare l'accordo.Significativa è anche la dichiarazione che ieri Salvatore Sarno, capo del team sudafricano Shosholoza, ha dato alle stampe. Sarno è stato molto duro con Oracle, accusato di "distruggere i piccoli team" con il suo atteggiamento e la sua azione legale. "Siamo tutti in attesa e non possiamo presentare alcuna proposta agli sponsor, ciò che loro (Oracle, Ndr) stanno facendo per noi piccoli team è uno scandalo. Ieri, oggi e credo anche domani la commissione dei concorrenti sta lavorando a importanti cambiamenti alla formula di stazza, variazioni che negano ogni vantaggio che si pensava Alinghi potesse avere. Il mio nuovo progettista Alex Simonis mi ha già detto che il cambio nel dislocamento, da 25 a 23 tonnellate, significa già che se Alinghi avesse già fatto del lavoro sulla nuova formula, l'80% di questo dovrebbe essere fatto nuovamente. Ciò non sembra essere abbastanza per Coutts, così loro stanno ancora lavorando sui cambiamenti.Anche gli sfidanti sono divisi, quindi, con una parte (tra cui Mascalzone Latino) schierata, pur con qualche distinguo, sulle posizioni di Oracle, e altri, tra cui appunto Shosholoza, su quelle più vicine al defender.In tutto questo la Coppa America è in una fase di notevole incertezza e, con lei, diverse centinaia di persone che di Coppa America hanno vissuto almeno dal 1997, decine di sponsor in attesa di conoscere la data e il formato dell'evento, una città intera (Valencia), altre potenzialmente destinate a ospitare un'Act preliminare, e migliaia di appassionati in tutto il mondo.La lite Oracle/Alinghi pare, a questo punto, sempre più lontana dai reali interessi del movimento velico internazionale, come anche il giudice della corte suprema di New York, Herman Cahn, ha notato, invitando per la seconda volta le parti a trovare un accordo prima che lui emetta una sentenza vincolante, secondo il dettato del Deed of Gift che regola le sorti del più antico trofeo sportivo al mondo.
Autore: Michele Tognozzi

sabato 27 ottobre 2007

America's Cup

San Francisco, Stati Uniti- La praticità del giudice Kahn della Corte Suprema di New York sembra aver lasciato il segno. Al termine dell'udienza del 22 ottobre, il magistrato aveva infatti nuovamente invitato i due contendenti a trovare un accordo, altrimenti sarebbe presto arrivata la sua decisione. Ricevuto l'avvertimento, Oracle e Alinghi sembrano aver intensificato i loro contatti e, questa mattina, è giunto un comunicato stampa del Golden Gate Yacht Club che pare aprire una nuova via pratica. Il club per conto del quale regata BMW Oracle Racing, il sindacato di Larry Ellison, si dichiara pronto a partecipare a una Coppa America nel 2009 a Valencia, se "la nuova formula di stazza presentata dal defender sarà equa per tutti i partecipanti"."Siamo pronti", si legge nel comunicato, "a lasciarci le dispute sui regolamenti dietro le spalle e a regatare nella Coppa America 2009 a Valencia. Questo è quanto abbiamo pianificato ed è ciò che vogliamo, ciò che tutti gli sfidanti vogliono", ha fatto scrivre Larry Ellison in persona specificando "che è impossibile accettare una regola di stazza che non conosciamo".Il team americano, guidato ora da Russell Coutts, si è detto pronto ad accettare un ampio spettro di nuove proposte discusse nelle ultime 24 ore, a patto che per lui sia possibile accertarsi che la nuova formula di stazza proposta da Alinghi sia equa "per tutti i concorrenti".Parole pesate una a una, che lasciano pensare che la palla passi ora di nuovo ad Alinghi che dovrà certamente rispondere a un tale invito. Secondo quanto risulta a Fare Vela Net, un comunicato ufficiale di Alinghi sarà inviato a breve.Significativa pare la mancanza di riferimenti al ruolo del Club Nautico Español de Vela e di Desafìo come challenger of record o di altri dettagli sul protocollo. La questione della stazza, a questo punto, si pone come centrale. Cosa comprenibile, visto che per avere chance di vincere, come sicuramente Oracle punta a fare, è necessario conoscere con il sufficiente anticipo la nuova classe di barche su cui si gareggerà. I tempi stringono e per poter regatare a Valencia nel 2009 è necessario rispettare assolutamente la data del 31 ottobre, fissata dal defender Alinghi, per conoscere tale regolamento.
Autore: Michele Tognozzi .

giovedì 25 ottobre 2007

La Tribune de Genève

Valencia 2009 sospesa al verdetto di un giudice
...Al di fuori di questo conflitto giuridico noioso e molto tecnico, c'è anche lo scontro tra diversi personaggi chiave, come sottolinea Richard Hill, mediatore al tribunale di Ginevra e appassionato a questioni di arbitrato. "Larry Ellison, commenta, ha un ego enorme. Si considera Dio. Penso che non abbia sopportato di aver fatto una figura così brutta a Valencia in occasione dell'ultima coppa. Ha bisogno di mostrare al mondo che lui è un "peso grosso" della scena. Evidentemente, Bertarelli non può accettare di essere superato da Ellison, quindi i due non si metteranno d'accordo. Quanto a Coutts, prosegue il nostro interlocutore, ha capito che tutte le barche della flotta attuale sono equivalenti. E siccome è lo skipper migliore, è sicuro di poter vincere al timone di una classe Coppa America. E su questo, non mollerà, ancora di più perchè ha un grosso contenzioso con Bertarelli. Ma si sbaglia, perchè rischia di avere molto velocemente più problemi con Ellison di quanti non ne abbia avuti con Bertarelli."
24 ottobre 2007 - Pierre Nusslé

James Spithill

Come già detto Spithill fa parte dell'equipaggio di BMW Oracle (ecco la prima foto http://www.latitude38.com/)...
....anche se, come si può ben notare, indossa ancora occhiali Prada..

mercoledì 24 ottobre 2007

America's Cup

Coppa America: tra i litiganti una possibilità per la Liguria
di Massimiliano Lussana - martedì 23 ottobre 2007
(...) stanno bene. Insomma, vi risparmio le beghe di giustizia sportiva velistica - che sono quanto di più complicato esista in natura - ma vi anticipo la fine: molti consorzi sono pronti a rifiutare la sfida lanciata dagli svizzeri di Ernesto Bertarelli per il 2009 a Valencia. Ma, a questo punto, anche Valencia potrebbe gettare la spugna, perchè il contratto fra la città spagnola e i detentori del trofeo prevede un numero minimo di sfidanti.Ok, bella storia. E Genova, in tutto questo, che c’entra? E la Liguria? Funziona così: se salta, per qualsiasi motivo, Valencia 2009, allora torna in discussione tutto. E, paradossalmente - proprio nel momento in cui si ritirano Luna Rossa e +39, e anche Mascalzone è in forse, mentre potrebbe nascere una nuova sfida siciliana ribattezzata Eolia - l’Italia rischia di trovarsi favorita per ospitare le finali della Coppa. E, a spiovere, se le chance tricolori dovessero riprendere quota, le località favorite sarebbero l’arcipelago della Maddalena, il golfo di Napoli e, soprattutto, Trapani che ha ospitato un Act che ha avuto grosso successo nella scorsa edizione.Ok, bella storia. E Genova, in tutto questo, che c’entra? E la Liguria? Anche Genova non sarebbe del tutto fuori gioco, anzi. O per un Act - soprattutto se dovessero essere plurimi come nell’edizione appena conclusa e non due soltanto come ipotizzato nel nuovo regolamento - o, addirittura, per le finali. I motivi sono i soliti: anche se non c’è più la sfida di Luna Rossa targata Genova, visto che era formalmente lanciata dallo Yacht Club Italiano del Porticciolo Duca degli Abruzzi, guidato da Carlo Croce, la nostra città e la nostra regione restano il crocevia per molti equipaggi. A partire da quello dei sudafricani di Sosholooza, fino ad arrivare agli stessi svizzeri di Alinghi, uniti dallo sponsor Msc forte nella nostra città e da alcuni membri delle squadre di velisti. Ma, soprattutto, non si può non considerare che la Liguria è il naturale sbocco al mare della Svizzera, prima ed unica nazione senza mare a vincere la Coppa.Il resto, è la storia di sempre. E cioè che l’eventuale sfida (logistica, non agosnistica) ligure non coinvolgerebbe solo il capoluogo, ma sarebbe una sfida di tutta la regione, con alcune basi alle Cinque Terre e nel Tigullio e le gare vere e proprie probabilmente nell’estremo Ponente, dove le condizioni del vento sono più favorevoli alla vela e con meno sbalzi. Uno scenario naturale e turistico unico al mondo, che potrebbe fare da straordinario volano allo sviluppo della nostra regione. E che potrebbe smuovere decenni di immobilismo sul fronte dell’accoglienza e delle infrastrutture. Insomma, l’occasione della vita.
Il Giornale

martedì 23 ottobre 2007

America's Cup

Al termine dell’udienza odierna, il giudice Herman Cahn della Suprema Corte di New York, si è riservato di decidere sulla controversia legale tra il Golden Gate Yacht Club e la Société Nautique de Genève, lo yacht club difensore dell’America’s Cup, a proposito della validità del Challenger of Record, Club Náutico Español de Vela.
Il giudice Cahn ha consentito ad ambedue le parti di argomentare le rispettive posizioni. Il giudice ha dunque focalizzato la sua attenzione sulla legittimità del Club Náutico Español de Vela e del suo ruolo di Challenger of Record come previsto dal Deed of Gift.
Hamish Ross, consigliere legale di Alinghi commenta: “Siamo contenti di come si è svolta l’udienza e aspettiamo il risultato. L’argomento è tecnico, dunque si tratta di dare un’interpretazione legale del Deed of Gift”.
Il giudice Cahn ha dichiarato di voler preparare una sentenza scritta, che sarà resa pubblica nelle prossime settimane.
La Société Nautique de Genève mantiene la sua posizione sulle richieste di BOR, un team che non è a oggi ufficialmente iscritto all’evento e che ha ripetutamente cercato di spostare l’attenzione dal problema della validità del CNEV a tutta una serie di argomenti collegati con il Protocollo e con le nuove regole.
Ciò detto, SNG è sempre in comunicazione con BOR e sarebbe felice di trovare una soluzione appropriata, che consenta alle parti in causa di poter dedicare la propria attenzione e le proprie energie all’organizzazione della 33a America’s Cup.

domenica 21 ottobre 2007

Campioni del Mondo!!!

Anche se questo blog parla d'altro però è una cosa a cui tengo quindi..



Grazie Kimi, Grazie Ferrari...

CAMPIONI DEL MONDO!!!!!

sabato 20 ottobre 2007

Su Oracle

Silvia, un'utente del forum "The Bloody Fantastic" sabato e domenica scorsa era a Trieste in occasione della Barcolana e ha parlato con Michele Ivaldi mi ha riferito che:
-Da ciò che ha potuto capire da lui sembrerebbe proprio che Bertelli ci stia ripensando;
-Michele Ivaldi, James Spithill e Joey Newton hanno già preso accordi con un altro team (Oracle), Ivaldi ha sottolineato però la non ufficialità della cosa.

mercoledì 17 ottobre 2007

Foto RC 44 Slam Cup






Grazie a Gianluca per le foto!!

lunedì 15 ottobre 2007

Autografi

James Spithill


Grazie a Federica(Sarah_Mac) per la foto!!

Intervista a Michele Ivaldi

TRIESTE Nulla di fatto per la classe Rc44: la bora, che ha soffiato fino a 40 nodi, ha bloccato a terra i velisti di Coppa America e tutti gli equipaggi. Prima il comitato di regata e gli umpires hanno accordato due rinvii, ma verso le due del pomeriggio, quando le condizioni meteo si erano assestate sulla bora forte, il rinvio a oggi è stato praticamente obbligato. Giornata in più, quindi, per verificare lo stato delle attrezzature e discutere di regate, e indubbiamente, ancora e sempre, di Coppa America.Tra i velisti accreditati a Trieste c'è anche Michele Ivaldi, lo stratega di Luna Rossa, l'uomo delle decisioni. Per lui dieci anni con Luna Rossa alle spalle, una carriera sui campi di regata di Coppa America dopo aver partecipato alle Olimpiadi di Atlanta nel 1996. Un curriculum non da poco, e ora la necessità di guardare avanti, posto che il consorzio italiano ha dichiarato conclusa la propria esperienza in Coppa America.«Il decennio trascorso con Luna Rossa è stato basilare e molto significativo per la mia vita - spiega Ivaldi, che ricopriva a Valencia il ruolo di navigatore - questi anni mi hanno cambiato molto, durante questo periodo sono cresciuto molto sportivamente e umanamente. Ho conosciuto mia moglie e, proprio a Valencia, è nata anche mia figlia. Luna Rossa - spiega il genovese - rimarrà nella mia vita per sempre come un segno indelebile che non potrò mai dimenticare". Un'avventura, quella di consorzio Luna Rossa in Coppa, che secondo Ivaldi però non finirà con la finale di Louis Vitton Cup persa contro New Zealand: «Credo che quella attuale sia una parentesi che il team ha deciso di prendersi per ricreare un progetto con nuove fondamenta nel futuro».Un momento di pausa che anche Ivaldi, due volte campione italiano nei 420 da juniores, ha deciso di prendersi per ricaricare le batterie dopo le fatiche della America's Cup: «Se c'è una cosa leggermente negativa della Coppa America - dice ancora il velista - è che purtroppo ti toglie il tempo per andare a fare altre regate, perciò, per un periodo, rimani fuori dai campi di regata e dagli altri circuiti. Finita la Coppa mi sono dedicato ad alcune regate di match race, poi sono stato a bordo del Tp52 Anonimo in Portogallo e ho preso parte alle regate Rc44 di Portofino: è stato bello ritornare sui campi di regata, soprattutto qui a Trieste».Ivaldi ha una voglia matta di uscire in mare a bordo degli Rc44, lo si vede dallo sguardo con cui scruta il Golfo di Trieste assieme a James Spithill e Dean Barker, una rappresentanza d'elitè dei dieci equipaggi rimasti a terra ieri a causa della bora che, seppur con una media di 28 nodi, ha raggiunto quota 40 nodi in alcune raffiche registrate dalla barca giuria all'ora di pranzo.Tra una battuta sulla Barcolana, a cui parteciperà a bordo con l'Rc44 del suo team, e una considerazione sulle precedenti regate disputate a Trieste, Ivaldi si fa scappare una considerazione di non poco conto per gli addetti ai lavori di Coppa, inerente al suo ottimo rapporto con l'astro nascente della vela James Spithill. «Lavoro con James da circa cinque anni - spiega Ivaldi - ci siamo conosciuti durante una regata, poi lui mi invitò come tattico proprio qui a Trieste in occasione di un match-race della Sfida e subito entrammo in sintonia. James ora fa parte dell'equipaggio di Bmw Oracle Racing per la prossima edizione della Coppa America di Valencia e io, probabilmente lo seguirò». E infine, sugli Rc44: «Le barche sono divertentissime delle vere hi-performance, non molto facili da gestire con tanto vento, bisogna avere un equipaggio allenato con delle persone che sanno dove mettere le mani a bordo. Con me in equipaggio Rc44 nel Team Ceeref ci sono degli ottimi velisti, alcuni dei quali nonostante fosse la prima volta che regatano con queste barche hanno imparato subito a conoscere la barca».

Intervista tratta da Il Piccolo
Grazie a Gianluca per la foto!!

Cause dell’Inquinamento Marino e i Suoi Effetti sull’Ambiente.

Bloggers Unite - Blog Action Day
Cause:
-Turismo: Il turismo costiero è fortemente stagionale e aumenta annualmente. E’ probabile che le pressioni sulle zone litoranee continueranno a crescere in futuro e si stima un raddoppio dei flussi turistici nel Mediterraneo nei prossimi vent’anni, da 135 milioni di arrivi nel 1990 a 235-350 milioni nel 2025. Le interazioni tra il turismo e l’ambiente nella regione mediterranea si possono vedere nei seguenti fattori: uso del suolo; consumo delle risorse idriche; inquinamento e rifiuti e pressioni fisiche e socio-culturali. Il turismo lungo le coste è fortemente stagionale e sta diventando sempre più intensivo, con la conseguenza di una riduzione dei siti naturali e degli spazi aperti, una sostanziale alterazione dei paesaggi costieri e conflitti sull’uso del suolo, dell’acqua e di altre risorse.
- Pesca: L’industria della pesca mediterranea esercita pressioni sia sull’ambiente che sul patrimonio ittico. Il valore complessivo della
merce sbarcata è ancora alto in confronto con il tonnellaggio relativamente modesto (circa 1,3 milioni di tonnellate) sbarcato. Negli ultimi anni si sono avuti cambiamenti relativamente piccoli nelle tecniche di pesca nell’area mediterranea. Il numero dei pescherecci è aumentato dal 1980 al 1992 con una variazione complessiva del 19,8 %.
-Acquicoltura: Per quanto riguarda l’acquacoltura marina si è avuta negli ultimi decenni una grande espansione della produzione in vari paesi Mediterranei. Una scelta accurata delle zone in cui si può attuare l’acquacoltura, con una definizione precisa del carico ambientale che esse sono in grado di reggere, contribuirà a ridurre al minimo i carichi di nutrienti sull’ecosistema e a diminuire gli effetti di retroazione negativa che possono alla fine danneggiare il potenziale produttivo delle attività di allevamento dei pesci.
-Trasporti marittimi: Vi sono tre vie di passaggio principali verso e dal Mar Mediterraneo: lo stretto di Çanakkale/Mar di Marmara/Istanbul,lo stretto di Gibilterra e il canale di Suez. L’asse principale è orientato da est a ovest e passa tra la Sicilia e Malta seguendo da vicino le coste
di Tunisia, Algeria e Marocco .In media nel Mediterraneo si contano circa 60 incidenti marittimi all’anno, in circa 15 dei quali sono coinvolte navi che provocano versamenti di petrolio e di sostanze chimiche. Le zone più soggette agli incidenti, a motivo dell’intenso traffico marittimo, sono lo stretto di Gibilterra e quello di Messina, il canale di Sicilia e gli avvicinamenti allo stretto di Çanakkale, nonché vari porti e le loro zone di avvicinamento, in particolare Genova, Livorno, Civitavecchia, Venezia, Trieste, Pireo, Limassol/Larnaka, Beirut e Alessandria. La distribuzione geografica delle aree con problemi gravi di inquinamento è correlata con la densità del traffico commerciale sulle varie rotte del Mediterraneo.
Effetti:
-Eutrofizzazione: L’eutrofizzazione è la conseguenza di elevati carichi di nutrienti che provengono dai fiumi e/o dagli effluenti urbani e industriali. La fioritura di alghe, la riduzione delle diversità delle specie marine e l’esaurimento dell’ossigeno, nonché potenziali rischi per la salute umana relativi all’ingestione di alimenti marini contaminati da patogeni o allo sviluppo di alghe tossiche, sono alcuni dei problemi associati all’eutrofizzazione.
-Inquinamento da petrolio: Le macchie di petrolio galleggiano e vanno alla deriva. Se ne possono avere in ogni momento in ogni parte del Mediterraneo. In generale la vita marina su scala di bacino non è stata influenzata dall’inquinamento petrolifero, anche se ovviamente incidenti localizzati hanno talvolta avuto effetti dannosi sulle comunità bentoniche. In aggiunta, anche procedure di disinquinamento, come l’uso di disperdenti chimici, possono danneggiare l’ambiente marino. Nel mare aperto, la reazione delle autorità ad un versamento di petrolio deve essere molto rapido per evitare che la macchia raggiunga la costa, cosa praticamente impossibile.
-Uso del suolo e erosione costiera: L’erosione della costa è una minaccia per l’ambiente correlata ad una combinazione di attività umane come la costruzione di dighe e lo sviluppo litoraneo, l’abbandono dell’agricoltura e il cambiamento climatico globale. Erosione dell’habitat si è verificata anche principalmente per l’uso competitivo della zona costiera.

domenica 14 ottobre 2007

Foto Latium Match Cup parte 2





Grazie a Federica(Sarah_Mac) per le foto!!

sabato 13 ottobre 2007

America's Cup


Vela: e' siciliana la sfida italiana
Progetto pronto per 'Eolia' del Circolo Lauria di Palermo
(ANSA) - PALERMO, 13 OTT - La sfida italiana alla 33/ma America's Cup e' pronta a partire. Senza Luna Rossa e +39, sara' la siciliana 'Eolia' a lottare con Alinghi. Il cuore della sfida italiana, la prima in assoluto dopo i 'ritiri' di Luna Rossa, +39 Challenge e l'immobilismo di Mascalzone Latino, sara' la Sicilia. Nel senso che lo scafo di Coppa America dovrebbe battere la bandiera del Circolo canottieri Roggero di Lauria di Palermo e chiamarsi in modo inequivocabile: 'Eolia'.

venerdì 12 ottobre 2007

Foto Latium Match Cup




Grazie a Federica(Sarah_Mac) per le foto!!

Video

La spettacolare partenza di James Spithill contro Oracle nelle semifinali di Louis Vuitton Cup.

America's Cup



Paul Cayard è il nuovo direttore sportivo di Desafío Español.
Un grande in bocca al lupo a Paul per questa nuova avventura!!

Salone Nautico



Dal 6 al 14 ottobre a Genova c'è il Salone Nautico..
A mio parere è bellissimo..unica critica è che ci sono troppi yacht.
Io ho visitato il Salone il giorno 6 e in tutta onestà non ho trovato molta confusione o c'era molta gente ma essendo il Salone di dimensioni enormi si girava bene.



Ecco le due ammiraglie,bellissime, intorno a questo due barche, nel momento in cui sono passata io, erano tutti in silenzio a guardarle..




Ecco la "Santa Maria" fotografata da vicino.





Molinari Freccia Rossa
Il 19 giugno 2007 ha stabilito due nuovi record di velocità





Video

America's Cup


Mascalzone Latino vs. Alinghi


Con il deposito di questo atto Mascalzone Latino chiede alla corte di esercitare la sua giurisdizione garantendo che la Coppa preservi i suoi elementi caratteristici e storici, onde evitare un abuso di potere da parte del Detentore/ Trustee. Il team chiede regolamenti che rispettino il Deed of Gift e i principi di sportività.Un protocollo elaborato insieme a GGYC è in preparazione e verrà sottoposto agli altri Challenger. Basta solo che Alinghi sia disponibile a discutere.“Il Protocollo ha essenzialmente eliminato il ruolo del “Challenger”, contravvenendo ai principi sanciti dal Deed of Gift che istituisce l’America’s Cup quale “a perpertual Challenge Cup”. Le norme del Protocollo contestate –precisa l’avv. Alessandra Pandarese, legale del team e Presidente della Challenger Commission della XXXII America’s Cup- riguardano il potere discrezionale del Defender che, tramite America’s Cup Management (“ACM”), può decidere l’accesso dei challenger all’evento e la loro eventuale squalifica; l’ “unilaterale” potere di ACM di nominare il Race Committee, il comitato di stazza, i giudici di regata, ed ogni altro ufficiale dell’evento; il potere unilaterale di ACM di stabile le regole della coppa, incluse le regole di stazza; la soppressione dell’organismo rappresentativo dei challenger e la totale mancanza di coinvolgimento nel processo decisionale da parte dei challenger.”Queste le motivazioni che hanno convinto Vincenzo Onorato a questo ulteriore intervento:

a) Sul deposito dell’ “amicus brief”. “GGYC/Oracle non è l’unico team che contesta il protocollo -sottolinea Onorato- e crediamo di aver espresso l’opinione della comunità della vela che è interessata a questo evento e che vuole mantenerlo competitivo e non predeterminato a favore del Defender.”

b) Sulle ragioni della causa tra SNG e GGYC e la situazione conflittuale della Coppa. ”La situazione conflittuale è stata determinata dal contenuto del Protocollo e la causa è stata promossa da Oracle sostanzialmente per impugnare il documento (protocollo) sottoscritto tra il Defender e il Challenger of Record Club Nautico Espanol de Vela.Se il Protocollo non avesse stravolto la struttura dell’evento e totalmente cancellato il ruolo dei Challenger dalla XXXIII AC, probabilmente saremmo già tutti a Valencia. Dovreste domandare a Ernesto Bertarelli -che ha più volte dichiarato che la XXXII edizione della Coppa sia stata la migliore di sempre-, perchè ha riscritto totalmente le regole ? Non sarebbe stato più produttivo cercare migliorare il precedente testo, magari con l’effettivo concorso dei challenger ? ”

c) Sul possibile rinvio della Coppa. “Probabilmente sarà inevitabile un rinvio. Tuttavia ci risulta che ACM non abbia nemmeno consultato i challenger già iscritti prima di inviare il suo comunicato. ACM continua a commettere un errore di fondo: si comporta come se fosse un organismo quale FIA, CIO ecc. Per la peculiarità dall’America’s Cup, ACM è emanazione del Detentore del trofeo, quindi il potere non può e non deve essere assoluto perché non è indipendente, ma strettamente legato a Bertarelli. Nella sostanza speriamo che l’orientamento espresso nel comunicato significhi che finalmente SNG abbia provato a rivedere tutte le questioni contestate.”

d) “se” Mascalzone Latino parteciperà alla prossima Coppa. “Vogliamo partecipare -afferma Onorato- ed è per questo che stiamo intervenendo per cercare di migliorare il contesto regolamentare.”

giovedì 11 ottobre 2007

Andy Fethers

Perth, Western Australia (16 luglio 1977).


Partecipa a regate di match race dall’età di diciotto anni, vincendo il campionato australiano e il BluRimini nel 1997, il campionato australiano nel 2001, il Trofeo Trombini nel 2002, la Nations Cup nel 2003. Nel 2000 vince la Pedrini Cento Cup nei Classe Libera. Nel 2005, con James Spithill, vince il Campionato del Mondo Match Race (Calpe, Spagna).


È alla sua terza campagna di Coppa America.Era prodiere su Young Australia nel 2000 e su OneWorld nel 2003.

Joe Newton


Emerald, Australia (16 dicembre 1977).


Partecipa ai Campionati mondiali giovanili e al circuito internazionale di match race assieme a James Spithill. Nel 2000 vince la Cento Cup, nel 2001 il Fastnet e la Round Island Race a bordo del Maxi Stealth. Vince il Trofeo Trombini nel 2002 e nel 2004. Nel 2005 con James Spithill vince il Campionato del Mondo Match Race (Calpe, Spagna) e la Bermuda Golden Cup e nel marzo 2006 la Brazil Sailing Cup.


È alla sua terza esperienza in Coppa America dopo quella del 2000 con Young Australia e del 2003 con OneWorld.

Michele Ivaldi


Michele Ivaldi (Genova,11 marzo 1970).


Vince due titoli italiani juniores di 420; è secondo all’europeo juniores del 1986 e terzo nel 1987. Dal 1988, in 470, vince quattro titoli italiani, un europeo, un mondiale e nel 1996 partecipa ai Giochi di Atlanta. Nel 1997 vince un Campionato italiano Half Tonner, un italiano IMS, il Giro d’Italia a Vela ed è campione italiano di J24. Nel 2001 vince il campionato europeo IMS. Nel 2003 è campione italiano IMS e terzo ai mondiali. Partecipa a numerosi appuntamenti di match race collezionando tre vittorie alla Nations Cup nel 2003, 2004 e 2005.
Nel 2005 con James Spithill vince il Campionato del Mondo Match Race (Calpe, Spagna) e nel 2006 la Brazil Sailing Cup.


Ivaldi ha preso parte a tre edizioni dell’America’s Cup, tutte con Luna Rossa nel ruolo di navigatore.

James Spithill

James Spithill (Sydney, 28 giugno 1979)

Talento precoce, dopo aver vinto alcuni titoli juniores di match race, nel 1998 arriva terzo alla Sydney Hobart e vince in seguito la Kenwood Cup. Da qui comincia una lunga serie di successi: la Pedrini Cento Cup (2000 e 2003), il BluRimini Match Race (2001 e 2004), il Trofeo Trombini (2002, 2004 e 2007, portandoselo definitivamente a casa essendo stato il primo ad aggiudicarsi per tre volte il Challenge) e la prestigiosa Nations' Cup (2003 e 2004), arrivando anche secondo nel 2003 al mondiale di match race.

James Spithill ha preso parte a tre edizioni di America's Cup: nel 2000 con Young Australia, diventando il più giovane timoniere della storia dell' America's Cup, nel 2003 con OneWorld e nel 2007 con il team Luna Rossa Challenge di cui è diventato il timoniere titolare (sostituendo Francesco De Angelis, che è rimasto comunque nell'equipaggio con il ruolo di skipper) e con la quale ha raggiunto la finale della Louis Vuitton Cup 2007, persa però contro Team New Zealand con un secco 5 a 0.

Spithill è attualmente decimo nella classifica ISAF World Match Race.